Un tempo lo si vedeva subito che uno voleva pensare –
era l’eccezione.
Friedrich Nietzsche
Apri gli occhi della tua mente e non camminare nell’ignoranza.
Ti ho dato il libro della Vita affinché tu lo possa seguire, in esso c’è tutta la Verità.
Il mondo contemporaneo ci inonda di Overlight: troppa luce non fa che offuscare la luce principale e soprattutto ottenebra le menti.
Bombardati da notizie parziali che offuscano il nostro IO, siamo incapaci di usare il nostro Spirito per elevarci al di sopra delle nebbie.
Mandare soldati ed armi nei paesi in guerra in nome della Pace senza nessun tentativo di mediazione, è giusto! Cosa?
«La guerra non è mai la soluzione, ma sempre il problema» Gino Strada, fondatore di Emergency
Rifiutare i rifugiati che fuggono da quelle guerre alimentate in nome della pace, è giusto! Cosa? 110 milioni di persone in tutto il mondo sono state costrette alla fuga a causa di guerre, persecuzioni, violenze e violazioni dei diritti umani
(fonte: rapporto annuale dell’Unhcr-Acnur «Global Trends in Forced Displacement 2022»).
L’essere umano è costituito dal solo corpo fisico, non ha anima e figuriamoci se può avere anche lo spirito! Cosa? Cosa? Cosa?
Siamo in overlight, troppa luce, spesso artificiale ed accecante, informazioni strillate e unidirezionali che ci condizionano, alimentando un atteggiamento acritico, incapaci di utilizzare il nostro giudizio spirituale avanziamo a tentoni nella nostra vita, cibandoci di informazione-spazzatura (da non confondere con le fake-news, un settore a sé stante). Cibarsi di informazioni-spazzatura, così come nutrirsi di cibo spazzatura, crea dei danni al corpo, all’anima e alla mente.
Nessuno muove causa con giustizia,
nessuno la discute con lealtà.
Si confida nel nulla e si dice il falso,
si concepisce la malizia e si genera l’iniquità.
Isaia 59:4
La vera light (luce) è quella proveniente dall’altezze dell’universo, nulla a che fare con le cose di questo mondo. Ognuno di noi se ne può appropriare, lo Spirito opera per l’unità e unisce tutti gli esseri umani nonostante le peculiari diversità di ogni individuo, solo quando porteremo a coscienza questo concetto potremmo porre dei limiti alle guerre nel mondo, perché Esso è veritiero. Perché universale è lo spirito, non ha colore di pelle, non possiede nessuna connotazione culturale specifica ne ha confini da definire.
Lo spirito è unico, pertanto non può combattere contro sé stesso, perché dovrebbe farlo? Il giorno che lo capiremo troveremo il modo di rispettare l’altro diverso da me, come affermo Voltaire:
“Non condivido il tuo punto di vista, ma sono pronto a dare la mia vita affinché tu lo possa esprimere”.
Lo spirito è immortale, abbandoneremo il nostro corpo e la nostra anima ma la morte, tanto celata da molte fobie moderne ormai soddisfatte da una scienza e una tecnologia salvifica, è solo una porta verso l’eternità. Come possiamo capirlo?
Il lievito Madre
Il lievito madre può farci riflettere e rimembrare di che ‘pasta’ siamo fatti.
Rimasi sorpreso, tempo fa, quando un mio amico consegnandomi un pezzo di pasta di lievito madre si raccomandò di averne cura e di porre tutto l’amore possibile, per quel piccolo dono che mi stava consegnando perché, mi disse, esso aveva più di 100 anni, importante era continuare a farlo ‘vivere’? Come può accadere, mi chiesi, una sopravvivenza così a lungo nel tempo? La farina è cambiata più e più volte, così come l’acqua che la compone e fa mantenere l’impasto fresco e ‘vivo’. Rimaneva da considerare il terzo elemento: la parte più essenziale, quella non visibile, probabilmente eterna se non si interrompe il ciclo, che proviene da molto lontano, sia nel tempo che nello spazio, essa va rinnovata periodicamente, sono quei microscopici microrganismi che rendono vivo e imperituro questo impasto.
Come non riflettere e azzardare un paragone con il passo del discepolo di Gesù, che a proposito della morte del Cristo nella prima lettera di Giovanni, afferma:
7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza:
8 lo Spirito, l’acqua e il sangue, e i tre sono concordi.
Nel Cristo l’acqua, il sangue e lo spirito sono concordi. Come nel lievito madre abbiamo l’acqua, la farina e la parte che la rende viva formata da microrganismi invisibili, così anche l’uomo è fatto di corpo, anima e spirito e quest’ultimo lo ravviva. Voi pseudo-scienziati che ci propinate una verità monca, dovreste riflettere a fondo prima di affermare che l’essere umano è costituito dal solo corpo fisico, il motivo che vi spinge a tali considerazioni è supportata dal fatto che non possedete strumenti per ‘misurare’ l’anima e lo Spirito, vorremmo forse paragonare l’uomo ad un automa? Certamente possiamo dire che l’essere umano per nulla può essere paragonato ad un automa, c’è molto altro di invisibile e che ancora non capiamo.
Metropolis (1927) di Fritz Lang
Vivere è la cosa più rara al mondo.
La maggior parte della gente esiste, ecco tutto.
(James Joyce)
Tutti gli esseri umani, così come le tante paste di lievito di cui un solo piccolo pezzo è giunto a me, sono parti di un’unica primordiale Madre ‘genitoriale’, la quale si è rinnovata in tante diverse parti che si sono poi distribuite tra gli esseri umani. Ogni pezzo di pasta-madre odierna discende da una originaria, la sua ESSENZA nel tempo non è cambiata, solo ha preso strade diverse, insediata in abitazioni diverse. Ognuna ha trovato una forma diversa, il colorito e la consistenza diversa, nessuna uguale e nessuna sbagliata più di altre. Pronta a rinnovarsi ciclicamente grazie alla cura di chi gli effonde Amore, sempre concorde con la farina e l’acqua anche se diverse.
Giovanni lo spiega bene: acqua, sangue e Spirito sono concordi. Questo spirito è accompagnato e sostenuto da qualcosa di speciale: l’Amore. Come una madre, silenziosa, amorevolmente attende di essere riconosciuta dal figlio. Lei non ti abbandona mai, pronta a farti rialzare ad ogni tua caduta, pronta a correggerti quando tu sbagli, pronta a lenire i tuoi dolori. In fondo è come la Maria/Maryam riconosciuta da Tutti i cristiani ma anche dagli islamici perché essa è Immacolata e solo chi vuole avvicinarsi alla Verità può accoglierla.
Questa è l’ora di riappropriarsi del proprio Io e della propria coscienza e capire perché lo Spirito accompagnato dall’Amore universale o la ‘Maria’ o la ‘Sofia’ (qualsiasi nome si voglia dare) è Misericordiosa, Immacolata, ma soprattutto Libera, Veritiera ed Immortale, ascesa al cielo come raccontata nei vangeli e pronta a ridiscendere su ognuno di noi ogni volta che la cerchiamo, ogni volta che ci facciamo UNO.
Ma come può agire lo spirito?
Spirito che in definitiva contiene molte delle caratteristiche femminili, egli sopravvive nel tempo ed a tutte le tempeste. Si rinnova periodicamente e attende con pazienza il nostro risveglio.
Esso può agire sia in maniera individuale che in maniera collettiva.
Nel primo caso, c’è chi con coraggio sta lavorando per mediare tra l'Ucraina e la Russia per cercare di convincere i contendenti ad intraprendere un percorso di pace. Possiamo dire un inviato speciale, perché il cardinale Matteo Zuppi più volte è stato impegnato in passato a favore della pace: non solo oltre 30 anni fa, con la Comunità di Sant'Egidio, per il Mozambico, ma anche, sempre negli anni Novanta, per il Burundi a rischio di genocidio, insieme al premio Nobel Nelson Mandela e al leader tanzaniano Julius Nyerere, e per altri paesi in conflitto.
Se il Card. Zuppi non fosse spinto dallo spirito di pace nulla potrebbe sperare di ottenere dai dialoghi di mediazione con le parti avverse, inutile sarebbe il suo viaggio. Ma la sua esperienza potrà certamente portare frutto perché egli usa il linguaggio della parola e del cuore non certo il linguaggio delle armi e dell’odio.
Nel secondo caso lo Spirito può agire in forma collettiva.
Ho avuto il piacere di assistere alla “Pentecoste della Comunità di Sant’Egidio”. In quell’occasione ho potuto constatare come si sta muovendo lo Spirito di fratellanza; egli agisce unitariamente ed in modo collettivo, in collegamento streaming vi erano, con ben 672 collegamenti in un abbraccio virtuale, 65 nazioni diverse per cultura e provenienza, donne e uomini uniti in modo universale sotto un'unica bandiera ‘l’umanità che porta Amore e cerca la Pace’. Dal Malawi al Mozambico, da New York al Pakistan, naturalmente dall’Ucraina e da molti altri paesi di tutto il mondo. Si costruiscono pezzi di Pace dove a prevalere sono la solidarietà, l’ascolto e la consolazione insieme alla preghiera.
Per Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio, la Pace a pezzi è la risposta alla Guerra a pezzi alimentata dai Re della terra: “Siamo un unico grande Noi che oltrepassa le frontiere e vive nell’unita, nonostante le differenze sociali, culturali ed etniche. Nella comunità non c’è il noi e il loro, non c’è separazione tra nord e sud, tra oriente ed occidente ma c’è solo un grande Noi. È in Noi infatti l’attesa comune, la condizione che apre la via allo Spirito Santo”.
Progettiamo il futuro
Una buona cena è uno dei trionfi
della civiltà sopra la barbarie
Robertson Davies
Sarebbe ora di affiancare e sostituire gradualmente l’ONU, ormai obsoleta e decisamente fallimentare, con l’UNOS:
Unione delle Nazioni di Onniscienza e di Spirito
United Nations of Omniscience and Spirit
Esperti di diverse nazioni, delle diverse religioni ed agnostici che si confrontino sulle varie problematiche che affliggono l’umanità, da un punto di vista non solo pratico e geopolitico ma che possano discutere e proporre soluzioni sotto una visione spirituale dell’umanità e per il bene comune internazionale.
L’Articolo 1 dovrà prevedere l’esclusione dall’unione di tutte le nazioni in guerra e di quelle che forniscono armi ai paesi in conflitto.
UNOS sia in lingua latina che in spagnolo assumono il significato di ALCUNI, perché pochi per adesso hanno il talento dell’imparzialità nel giudizio universale;
UNOS in esperanto significa UNITA’, perché Uno è lo spirito che alimenta l’amore per l’umanità.
Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?
Frida Kahlo
Allora se la 'Maria' o la 'Sofia' che alimenta i ‘Tre che sono concordi’ è tipicamente donna, sarà prevalentemente compito delle donne del terzo millennio (escludendo quelle che ragionano con mentalità maschile) andare alla ricerca dell’Amore per l’umanità e per la Pace, farne un culto e diffonderne il Verbo.
Questa, amici, è buona sorte!
Gli angelici festanti cori
davanti a Dio alzan clamori
ch’udir tutto il Creato può:
«Grande è il Signore, Zebaòth!»
Il Faust, Wolfgang Goethe
Il Terzo Paradiso, Michelangelo Pistoletto
Comments